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21/01/2014
Giovani MCL verso il XII Congresso: protagonisti e responsabili del futuro
La vitalità di un Movimento che solo due anni fa festeggiava i sui primi quarant’anni, si vede anche dall’impegno e dall’entusiasmo con cui i suoi giovani si stanno preparando a vivere il XII Congresso Nazionale di MCL

La vitalità di un Movimento che solo due anni fa festeggiava i sui primi quarant’anni, si vede anche dall’impegno e dall’entusiasmo con cui i suoi giovani si stanno preparando a vivere il XII Congresso Nazionale di MCL dal tema: “MCL per un’economia a servizio dell’uomo: il lavoro primo fattore di ripresa. Realizzare le riforme per garantire democrazia e giustizia sociale”. Si tratta di un protagonismo che mette al centro la partecipazione sia nei contenuti, sia nell’esercizio delle responsabilità.

Il documento che i giovani MCL hanno offerto quale contributo congressuale mette in evidenza alcuni punti come il lavoro e la formazione, le politiche per la famiglia, la costruzione di reti sociali, facendo risaltare l’importanza che questi temi rivestono per la realizzazione di una società che sia in grado di offrire ai giovani un futuro. Ed è proprio nel desiderio di essere parte attiva nella costruzione del proprio futuro che si trovano le ragioni per scegliere di condividere ed esercitare delle responsabilità. La responsabilità di essere protagonisti, di partecipare, di portare alla società tutta quei valori e quel bene che si vivono all’interno del Movimento, la responsabilità dell’ascoltare e dell’incontrare gli altri. Assieme a queste vi è la responsabilità di esercitare un ruolo di servizio all’interno del Movimento. Non è un caso, infatti, se il Congresso vedrà partecipare numerosi giovani che svolgono incarichi dirigenziali nelle periferie, nelle province, nelle regioni, ma è il frutto di una crescita di coscienza ancor prima che di numero.

Sono questi alcuni degli spunti di riflessione che, spronati del presidente MCL Costalli e con l’aiuto dell’assistente spirituale Mons. Rosso, alcuni giovani dirigenti hanno affrontato e approfondito durante un incontro nell’ultimo Consiglio Nazionale MCL. La vera grande sfida per un giovane in quest’epoca di crisi (come in tante altre epoche) è raccogliere il grido di Giacomo Leopardi: “O natura, o natura,/perché non rendi poi/quel che prometti allor?/Perché di tanto/inganni i figli tuoi?”. A tanti che vorrebbero che un giovane si fermasse irretito da queste parole, che si chiudesse nella rumorosa solitudine del mondo virtuale, che ripiegasse nel cinismo e nello sconforto, è necessario rispondere che la vita non è un inganno, non è una promessa non mantenuta, ma è un cammino di speranza. È la testimonianza della speranza che chiama a partecipare, che chiama a mettersi in gioco, che chiama ad una crescita umana e di competenze attraverso l’educazione, che chiama ad agire attraverso i servizi e le opere, che chiama ad essere presenti in quelle periferie dell’esistenza tanto care a Papa Francesco. È questa tensione il contributo più grande dei giovani per celebrare un momento importante nella vita del MCL, quale il suo XII Congresso Nazionale.

Giovanni GUT
 




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