Un sottile filo, sin dai tempi più antichi, ha veicolato una sorta di continuità tra l’antico Oriente e l’Occidente attraverso i più alti sistemi religiosi che ci hanno richiamato alla tolleranza tra gli uomini e all’armonia con la natura; al raggiungimento della serenità interiore e alla fratellanza universale. visioni veicolate anche nella civiltà occidentale attraverso il fatto religioso. Oggi, però, questo richiamo alla tolleranza, alla riflessione interiore dove trovare la serenità, è dimenticata e calpestata dagli stessi occidentali attraverso il continuo perseguimento della scristianizzazione, in nome di un fumoso laicismo sensibile all’inclusione sociale, ma che, in realtà, mira al materialismo più sfrenato e all’ateismo come negazione del senso di appartenenza a una precipua civiltà. Per avere ben chiaro quanto si va ad affermare è necessario, però, avere una visione completa e ampia, anche se sintetizzata, di quello che è stato il percorso delle stesse civiltà senza, ovviamente, confondere la trasmissione e l’acquisizione di sapienza spirituale con il sincretismo religioso praticato presso alcune popolazioni. Già l'Induismo, che risale a circa 2500 anni prima della nascita di Cristo: “Il cuore in pace vede una festa in ogni villaggio”. “Se desideri di essere felice, devi desiderare di vedere felici anche gli altri”. In periodi successivi nel Giappone si diffonde una visione della vita molto simile, le cui idee presenti in vari testi: “Controlla sette volte prima di accusare una persona” “Il sole non conosce i buoni, il sole non conosce i cattivi. Il sole illumina e riscalda tutti allo stesso modo. Chi trova sè stesso è come il sole…” L’ebraismo e il monoteismo lo conosciamo dal testo sacro della Bibbia, ma vorrei riportare alcune frasi della Tradizione che oggi, più che mai, hanno un significato universale e che fanno parte della loro cultura generale: “Amico non è colui che ti asciuga le lacrime, ma colui che non ti fa piangere.” “Ero scontento di non avere scarpe finché ho visto uno senza piedi.”

Zoroastro, o Zarathustra, profeta e mistico dei Persa nel territorio iraniano tra il XVIII e il IX secolo a.C diceva: “Sii buono, sii gentile, sii umano, e caritatevole, ama i tuoi simili, consola gli afflitti; perdona coloro che ti hanno fatto dei torti.” “Pensa bene, fai buone azioni, dì la verità.” Le parole di Siddhartha Gautama, meglio conosciuto come Buddha, vissuto tra il 566 e il 486 a.C. ancora oggi sono insegnate e vissute nell’estremo Oriente e in alcune parti dell’Occidente: “La pace viene da dentro. Non cercarla fuori.” “L’odio non si spegne con l’odio, ma con l’amore: questa è la legge Eterna.” Anche gli arabi islamici hanno il loro messaggio di fratellanza “Nessuno di voi è un vero credente se non desidera per suo fratello ciò che desidera per se stesso.” Il cristianesimo, religione universale, riporta l’insegnamento di Gesù: “Chi dice di essere nella luce e odia suo fratello, è ancora nelle tenebre.” “Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri.” Con la fine della seconda guerra mondiale l’Europa, il medio ed estremo Oriente, diventano la periferia del mondo “civile e tollerante”. Si estremizzano i concetti di democrazia, che diventano principi “esportabili” in tutto il mondo: capitalismo sfrenato, ingerenza negli affari internazionali, democrazia controllata, negazione della spiritualità. Le guerre in atto, i risorti nazionalismi, i rigurgiti imperialisti dell’est europeo e medio orientale, testimoniano di una necessaria riscoperta dei modelli precedentemente rappresentati, attraverso un rinnovato ritorno all’Uomo e a Dio e la restaurazione dell’ordine interiore che “solo” ci rilancia verso alti orizzonti di civiltà e la riscoperta delle proprie radici.

Alberto Fico