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17/01/2024
La 'crociata' contro la Croce
L’ora di religione non è catechismo cattolico, ma coinvolge molte discipline come l’arte, la storia, la filosofia, la letteratura, la geografia.

L’Unione Atei Agnostici Razionalisti (UAAR) esulta perché in Italia gli studenti che rinunciano all’insegnamento della religione cattolica sono aumentati di numero, dal 14.07% dell’anno scolastico 2021/22, al 15,05 del 2022/23; a loro dire sono le stime fornite dal Ministero dell’Istruzione e del Merito; l’esultanza aumenta nella enumerazione delle province: Firenze è al primo posto col 37,92%, segue Bologna col 36,31% fino ad Aosta col 30,74%. Dichiarano la propria delusione per le basse percentuali nelle regioni meridionali: Sicilia col 4,57%, Molise 3,87%, Puglia col 3,67%, Calabria 3,41%, Campania 3,11% (evidentemente dovuta all’ignoranza imperante nel Sud Italia), ma promettono che la lotta continuerà per “ripulire e liberare” le scuole da questa “minaccia” alla democrazia, specialmente nei confronti dei licei, in quanto negli istituti professionali e tecnici la vittoria sarebbe completa, specialmente a Firenze dove su 244 studenti bel 209 hanno rinunciato all’IRC, pertanto sarebbe “una buona novella con cui iniziare questo 2024 per ottenere una scuola veramente laica”. E’ evidente che costoro, plasmati da un’ideologia integralista, per cui vogliono sostituire un concetto assoluto con un’idea assoluta, non conoscono gli obiettivi educativi e i contenuti della disciplina; insomma, l’ignoranza che diventa maestra di vita. Le direttive ministeriali descrivono così l’obiettivo formativo dell’IRC: “L’insegnamento della religione cattolica ha una finalità formativa offerta a tutti gli alunni e alunne, un’ora di scuola in cui si conoscono tutte le religioni (…). Questo insegnamento ha una notevole rilevanza culturale per conoscere la nostra storia e contribuisce a dare una risposta specifica al bisogno di significato che ciascuno ha in sé”. Quindi, costoro, nel proprio furore ideologico, non comprendono che l’ora di religione non è catechismo cattolico, ma coinvolge molte discipline come l’arte, la storia, la filosofia, la letteratura, la geografia… Vorrei capire come sia possibile conoscere l’arte di Giotto, Michelangelo, Brunelleschi, Bernini, oppure la diatriba secolare tra potere temporale e potere spirituale, il perché esista il Concordato tra Stato e Chiesa (riformato nel 1984), anche il perché e come sia nato l’ateismo oppure cosa sia lo stesso ateismo. Insomma, costoro parlano del nulla mischiato al niente.

Ma di chi è la colpa? Semplicemente nostra, dei cattolici, di quei cattolici tiepidi che, come ha detto Papa Francesco, la loro testimonianza è così flebile che sarebbe meglio se vivessero da atei; la cui condotta morale è un’opzione aggiustata a proprio uso e consumo. Anche gli scandali suscitati all’interno della Gerarchia ecclesiastica hanno dato un impulso ad allontanarsi dalla Chiesa delle persone semplici: la pedofilia e gli abusi sessuali su minori da parte di sacerdoti, l’ostentata ricchezza di alcuni prelati, le operazioni finanziarie operate con disinvoltura (vedi card. Becciu fino a Marcinkus). Non meno importanti sono i video sui social che diffondono false notizie su Papa Bergoglio che avrebbe assassinato Benedetto XVI (un video delirante su youtube che ha ottenuto ben 28000 visualizzazioni), oltre a video di pseudo veggenti che dichiarano di avere ricevuto messaggi da santi (il più gettonato è san Pio) o dalla Madonna fino a Gesù stesso, che profetizzano la prossima fine della Chiesa dando informazioni false e mistificate, che raggiungono un numero immenso di persone. I media, i social network, sono veicoli che deviano le persone dalla verità e il mondo cattolico sembra inerme, o non informato, mentre l’UAAR, e altre organizzazioni similari, promettono battaglie per conseguire il “diritto” a togliere l’IRC dalle scuole e relegare la fede in un mistificato “privato” insussistente; l’esempio più plastico è la sbandierata rinuncia a fare il presepe a Natale nelle scuole, di cui i dirigenti vanno fieri, nonostante le contestazioni dei genitori, mentre gli alunni sono costretti a subire l’ideologia del presidi. Sarebbe il caso di una profonda riflessione, di guardare la luna e non soffermarsi sul dito che la indica; una grande fase di rievangelizzazione e di testimonianza, come ha detto Papa Francesco nell’Angelus di domenica 14 gennaio 2024: cercare Gesù, vivere con Lui, diffondere la sua parola; “tutto il resto viene dal demonio”.

Alberto Fico




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