Il conflitto Russo-Ucraino che dura ormai da 4 mesi sta causando senza ombra di dubbio un disastro in termini di vite umane, ma allo stesso tempo si ripercuote alimentando inesorabilmente l'aumento dei prezzi. La prima impennata dei prezzi l'abbiamo avvertita con i beni primari: pane, pasta, olio di semi ecc. Dovuto al fatto che l'Ucraina è il primo paese che esporta grano. Successivamente a questi rincari ci rendiamo conto che l'aumento del prezzo del carburante ha portato ad un aumento considerevole dell'incremento dei prezzi dei voli internazionali ed europei. La questione dei carburanti è a dir poco drammatica. È insostenibile da parte dei cittadini che mandano avanti la protesta, sui social, contro l'aumento dei prezzi dei biglietti aerei. L'associazione dei consumatori segnala e spiega che l'aumento dei prezzi dei biglietti aerei è dovuto da un duplice fattore: il boom del turismo post pandemia e l'aumento del prezzo del carburante porta inevitabilmente le aziende di trasporti a far lievitare di circa il 90% i prezzi dei biglietti altro dato non trascurabile è l'aumento del prezzo del carburante che ha avuto un incremento in termini percentuali di circa l'80%. Infine c'è da considerare che le compagnie aeree tornano a volare dopo due anni di pandemia durante la quale le aziende aeree hanno avuto esclusivamente costi fissi. Tuttavia, un'inflazione così elevata nel nostro Paese non si riscontrava da 36 anni. Le associazioni degli utenti presenteranno una piattaforma di interventi per calmierare i prezzi ed allo stesso tempo combattere la speculazione. Del resto resta incomprensibile a molti Italiani perché i prezzi dei carburanti dopo il primo decreto del governo si erano calmierati poi inspiegabilmente si sono impegnati di nuovo nonostante il persistere delle misure governative. Probabilmente in questo Paese come spesso accade il potere finanziario è più forte del potere politico o per meglio dire lo condiziona fortemente. È bastato annunciare la sovrattassa sui profitti dei petrolieri per una reazione di questi ultimi silente ma efficace che ha garantito il silenzio o la riedizione ancora più forte sulla tassazione . Il consumatore finale è ovviamente la vittima con famiglie che dovranno rivedere notevolmente le loro vacanze nonostante due anni di pandemia e di parziale clausura.

 

Michele Cutolo