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12/05/2020
La Cina abbatte le Croci e perseguita i Cristiani
Sarebbe auspicabile che dalle Assise del Parlamento Italiano, ma anche Europeo, si alzasse una Voce di denuncia

Sono diversi mesi che in Cina si stanno adottando misure politico/militari celate dietro il paravento della “Sicurezza Nazionale”, ma che, invece, sembra siano scaturite dalle proteste del Mondo Occidentale nei confronti delle repressioni perpetrate ai danni dei manifestanti dell’ex Colonia Inglese, ma anche per l’imposizione dei dazi commerciali, o l’arresto della Dirigente della Huawey avvenuto in Canada e le critiche recapitate all’Italia dall’UE per gli accordi estemporanei su “La Via della Seta”, tutti eventi che dal 2018 al 2019 hanno caratterizzato il braccio di ferro che è in corso fra le Grandi Potenze.

Non appare lontano dalla realtà considerare che, abbattere quotidianamente i simboli del Mondo Occidentale, soprattutto la Santa Croce, sia un effetto tangibile di questa violenta volontà di sopraffazione?

Ogni giorno si contano migliaia di Croci rimosse, dalle sommità delle Chiese, ma anche da Campanili, Cimiteri ed in ogni altro luogo dove ve ne era una testimonianza. Di conseguenza risulterebbe abbastanza verosimile la considerazione dei cosiddetti “complottisti”, circa la vicenda non chiara del Covid-19, che sia sfuggito di mano e/o deliberatamente utilizzato per questa Guerra sui nuovi assetti politico/economici del Mondo.

I governanti Cinesi, nell'imporre la Dittatura Comunista del “Pensiero Unico”, vogliono dimostrare tutto il disprezzo che nutrono per l’Occidente, sebbene cerchino di mascherarlo in modo subdolo con qualche volo aereo di materiale sanitario proprio verso l’Italia, il Paese Europeo che si è dimostrato più debole nei confronti della Cina e che, per di più ospita lo Stato della Città del Vaticano.

Anche il giorno di Pasqua, un sacerdote ed un blogger locali, delle regioni di Henan e Anhui, hanno denunciato il silenzio e la rassegnazione che pervadono i cattolici ed i Protestanti che vivono nel Paese asiatico. Il portale di Civiltà Cattolica risulta oscurato e la mera accettazione dello statu quo è l’unico “permesso” concesso ai cattolici cinesi.

All’Università dell’Hubei, dove si trova la città di Wuhan, un docente è stato allontanato perché si era espresso contrario a questa espoliazione che cancella uno dei tanti segni distintivi della variegata Civiltà Cinese. Tutto questo era stato oggetto di alcune riflessioni di Padre Lombardi, già Responsabile della Sala Stampa Vaticana, che commentava l’accordo siglato nel settembre 2018 fra la Cina e la Santa Sede.

E’ necessario che i cattolici divulghino e rendano partecipi i Governi dell’Occidente che anche questa è un’operazione pianificata per osteggiare la Cultura Occidentale, circondata e minacciata da diverse opinioni che non concepiscono le Libertà fondamentali di Pensiero, di Espressione, di Movimento ed anche di Credo religioso.

Un altro esempio riguarda i circa 80 milioni di protestanti che vivono nel Grande Paese asiatico, nella città di Xiamen è stata effettuata un'irruzione della Polizia armata di tutto punto in un appartamento dove un piccolo gruppo di fedeli si erano riuniti, non per cospirare, ma per pregare e, come dichiara il Pastore Yang Xibo, sono stati malmenati e dispersi.
Sarebbe auspicabile che dalle Assise del Parlamento Italiano, ma anche Europeo, si alzasse una Voce di denuncia, magari dai Banchi del Partito Popolare Europeo, con i nostri rappresentanti di Forza Italia.

Iacopo Bojola
Consigliere Comunale al Comune di Pistoia

 




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