Il Movimento Cristiano Lavoratori fa propria la posizione dei vescovi italiani sul DPCM illustrato ieri dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. È concreta la possibilità che il perdurare delle restrizioni in materia di celebrazioni liturgiche e di vita del popolo cristiano possa ledere la libertà di culto.
Questa posizione è particolarmente grave perché la libertà di culto sta alla base dei diritti umani e minacciarla, se non infrangerla, comporta ripercussioni gravissime sul nostro regime democratico. Anche in questo caso, non si tratta di difendere gli interessi di un gruppo di persone, ma di promuovere il rispetto dei diritti e delle libertà di tutti.
Inoltre, come espresso nella nota della CEI, la partecipazione ai sacramenti non è né un orpello né, tantomeno, uno sfizio, ma è essenziale nel cammino vita del cristiano ed è alimento vero di tutte le sue opere.
Il Movimento Cristiano Lavoratori chiede al Presidente del Consiglio e al Governo di prendere le misure necessarie affinché, nel rispetto delle norme di sicurezza, sia al più presto ristabilita la libertà di culto. Lo ripetiamo ancora una volta: assieme alla vita del popolo cristiano, ci sono in gioco la libertà e la democrazia nel nostro Paese.
Giovanni Gut
Vice Presidente Nazionale MCL