Alcuni affezionati lettori di questo blog dopo la pubblicazione stamane di questo articolo mi hanno chiesto: bene ma tu cosa faresti?

La risposta è semplice: utilizzerei gli strumenti che abbiamo a disposizione, come sostenuto anche dal manager Costantino de Blasi, evitando le contrapposizioni con gli altri Paesi dell'Eurozona, e precisamente:

1) Visto che la Commissione ha per ora messo in soffitta il patto di stabilità, significa che ogni singolo Paese dell'Eurozona può fare tutto il deficit di cui ha bisogno per superare l'emergenza legata al corona shock. Per il nostro Paese, che aveva già un indebitamento programmato di 36 miliardi di euro, significherebbe aumentare quella cifra a 70 mld di euro da coprire con emissione di nuovo debito. Attualmente, per effetto del Cura Italia del Presidente Conte, il governo è autorizzato ad emettere 105 mld di euro di debito pubblico aggiuntivo e per questo non dovrebbero esserci problemi;

2) La BCE si è impegnata per un Quantitative Easing (QE) da 120 mld che si vanno a sommare ai 20 mld del mese precedente;

3) Oltre al QE la BCE, inoltre, ha messo a punto il PePP (Programma di Acquisto titoli per l'emergenza Pandemica) finalizzato alla lotta alla pandemia. Altri 750 mld che si aggiungono alla potenza di fuoco. Tenendo presente che l'effetto del QE e del PePP (in aggiunta all'OMT-bazooka mai attivato) dovrebbe consentire ai i tassi d'interesse di restare entro limiti accettabili;

4) Non dimenticando che il MES ha 410 mld di euro di dote che sono pronti per essere utilizzati (a noi ci concederebbero il 2% del Pil: una cifra di circa 39 mld di euro) e nulla vieta di aumentarne la potenza di fuoco. Resterebbe il problema dell'alleggerimento delle condizionalità ma questo è un ostacolo che si potrebbe superare agevolmente.

Marco Boleo