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13/12/2017
Dal seme al cibo
Riparte la campagna di raccolta fondi “Dal seme al cibo” realizzata dal Mcl per sostenere le opere di cooperazione internazionale realizzate insieme al Cefa
Riparte anche quest'anno la campagna di raccolta fondi “Dal seme al cibo” realizzata dal Mcl per sostenere le opere di cooperazione internazionale realizzate insieme al Cefa (l’Ong nata all’interno dell’esperienza del Movimento). Il momento clou di questa campagna si svolgerà tra il 16 e 17 dicembre, quando si terrà un dibattito nazionale che vedrà impegnate pubblicamente tutte le realtà del Mcl. Si tratta di un impegno che non si esaurisce nell’arco di un weekend, ma che si protrarrà per un paio di mesi nel corso dei quali verranno organizzati incontri ed eventi.
Quest’anno la campagna è rivolta, in particolare, a sostenere una serie di opere in Tanzania, uno dei paesi “storici” per la presenza del Cefa e di Mcl, sulla scia della missione di un gruppo di giovani dirigenti Mcl, in visita nella repubblica africana nello scorso settembre. Una missione nel corso della quale sono stati visitati numerosi progetti riguardanti l'educazione in campo agricolo, l'assistenza ai bambini sieropositivi, l'inserimento lavorativo dei disabili, la realizzazione di centrali elettriche e la crescita di piccole quanto significative realtà imprenditoriali nel settore del cibo. In quei giorni, poi, si è ribadito il legame con la Chiesa locale, in particolare con quella della provincia in cui la presenza di Mcl e Cefa è più significativa (Njombe), per realizzare progetti di cooperazione e contribuire allo sviluppo delle comunità. Si tratta di una questione importante, decisiva, non formale né scontata, perché proprio nel rapporto con la Chiesa locale sta il volano per realizzare il bene comune ed evitare che i progetti e le opere si riducano a pur lodevoli interventi assistenziali, ma siano motore di un vero sviluppo della persona e della comunità. Ciò che emerge è la possibilità di creare rapporti sociali, di affermare concretamente la dignità della persona attraverso l'educazione e il lavoro.
La campagna “Dal seme al cibo” vuole essere un modo per rispondere ai bisogni e alle grandi questioni del nostro tempo. Quando si dice “bisogna aiutarli a casa loro” si può intendere il dare qualcosa e lavarsi la coscienza, oppure si può indicare un coinvolgimento più profondo per affermare il diritto di ciascuno a vivere a casa propria, con la propria famiglia, a sviluppare il proprio Paese e realizzare qualcosa di bello e di grande dove si è nati. È il coinvolgimento che fa la differenza ed è il coinvolgimento che educa tutto un Movimento a sentire “casa” anche i luoghi più lontani, secondo le parole del presidente MCL Carlo Costalli: “la cooperazione non è solo fare delle cose, bensì è la testimonianza di principi e valori: è costruire un’attenzione all’umano prima che alle strutture. La testimonianza, poi, se non vuole atrofizzarsi in discorso, ha bisogno della concretezza. Quella concretezza guidata dal realismo evangelico che sempre c’impegniamo a mettere in quanto facciamo”.
 
Giovanni Gut
 

 




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