Denunciare le situazioni più gravi e inaccettabili (sfruttamento, lavoro nero, insicurezza, disuguaglianza, disoccupazione e problematiche legate al mondo dei migranti), raccontare il lavoro nelle sue profonde trasformazioni dando voce ai lavoratori e alle lavoratrici, raccogliere e diffondere le buone pratiche che a livello aziendale, territoriale e istituzionale stanno già offrendo nuove soluzioni ai problemi del lavoro e dell’occupazione con particolare attenzione ai giovani, costruire delle proposte concrete da offrire alle istituzioni. Sono questi i punti che saranno al centro della 48ª Settimana Sociale dei cattolici in Italia che si svolgerà a Cagliari in ottobre e come Movimento cattolico impegnato non potevamo apportare il nostro contributo di riflessione dedicata alle problematiche del lavoro.
Proprio, per questo motivo che il nostro Seminario annuale di Studi che si svolge a Senigallia nei giorni che vanno dal 7 al 9 di settembre riprenderà il tema centrale di Cagliari: Un lavoro “libero, creativo, partecipativo e solidale”, così come è stato definito nella Evangelii Gaudium, l’esortazione evangelica di Papa Francesco.
Il paradigma del lavoro come impiego si sta esaurendo con una progressiva perdita dei diritti lavorativi e sociali, in un contesto di permanente crisi economica che coinvolge fasce sempre più ampie della popolazione.
Pertanto è forte la necessità che quel modello di “lavoro degno” affermato dal Magistero sociale della Chiesa e dalla Costituzione italiana trovi un’effettiva attuazione nel rispetto e nella promozione della dignità della persona umana. Su questo passaggio si concentra da sempre l’impegno del MCL ponendo l’accento e richiamando fortemente l’attenzione della politica e non solo. La prima giornata del Seminario sarà difatti dedicata al mondo dei giovani e alla preoccupante situazione occupazionale. Del resto noi giovani lo sappiamo bene che il passaggio alla vita adulta non è cosa facile e ci si arriva soprattutto grazie al lavoro. E' da un impiego, dalla capacità di autofinanziarsi, dalla possibilità di esprimersi, che si deve passare. Ma questa porta, già stretta da tempo, si è fatta più stretta. Il lavoro si è fatto sempre più instabile, incerto e insicuro e laddove esiste spesso ha un sapore non degno. Cresce sempre più così la paura di trovarsi costretti a restare in una specie di limbo che non ha più nulla dell'adolescenza e ha ancora troppo poco della vita adulta. Con il rischio che anche il sistema Italia, che utilizza molto poco queste risorse, non riesca più a recuperare dinamismo e sviluppo. E allora cosa fare per uscire da questo limbo? Le strade da seguire sicuramente non sono molte ma sicuramente bisogna ripartire dalla vocazione al lavoro che va formata e coltivata attraverso un percorso di crescita ricco e articolato, capace di coinvolgere l’integralità della persona. Il lavoro è opportunità, come opportunità di sviluppo sono i giovani per questo paese. La creazione di lavoro, il riconoscimento del lavoro come valore sono alla base della giustizia e della solidarietà sociale e genera la vera ricchezza. Non a caso sulla creatività del lavoro che spesso Papa Francesco ricorda, presenteremo nel pomeriggio del sette settembre ai tanti che parteciperanno alcune buone pratiche di lavoro libero e creativo sviluppate e raccolte al nostro interno  e  promosse come contributo per la prossima Settimana Sociale nell’ambito del progetto CEI “Cercatori di Lavoro”.
In questi mesi abbiamo cercato di stimolare il nostro territorio da Torino a Palermo offrendo quello che è il nostro sguardo che da 45 anni ci contraddistingue nel mondo cattolico, offrendo elementi e strumenti per poter affrontare  i principali temi della nostra società a modo nostro. Questa ricerca delle buone pratiche dei giovani di MCL sarà al centro della discussione di Senigallia in uno spazio dedicato al mondo giovanile con lo sguardo pieno di speranza  rivolto all’attesa settimana di Cagliari. 

 

Maria Pangaro
Delegato Nazionale Giovani MCL