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19/06/2017
Scomparso Helmut Kohl, il padre della Germania moderna
La stagione politica del suo cancellierato passerĂ  certamente alla storia per la piena riconciliazione con la Francia e per la riunificazione del suo Paese.
Nei giorni scorsi, dopo una lunga malattia, è morto Helmut Kohl, già passato alla storia come il cancelliere della riunificazione della Germania.
Kohl è stato cancelliere democratico cristiano dal 1° ottobre 1982 al 27 ottobre 1998.
Grande europeista, lo statista tedesco fu sempre un uomo concreto e capace di grandi gesti: era di poche parole, non brillante come oratore ma consapevole dell'importanza e del significato delle cose.
Non può essere dimenticato il suo dare "la mano" a Mitterand, a Verdun nel 1984, nel cimitero dove si commemoravano i 70 anni dallo scoppio della Prima Guerra mondiale e resterà anche il suo passaggio, insieme a Giovanni Paolo II, dalla porta di Brandeburgo in una Berlino nuovamente capitale della Germania riunificata.
Kohl fu tra gli artefici della storica archiviazione della stagione comunista in Europa e fu guida sicura di una Germania che diveniva sempre più il perno dell'integrazione europea.
La stagione politica del suo cancellierato - che fu offuscata sul finale da uno scandalo finanziario legato al finanziamento del partito - passerà certamente alla storia per la piena riconciliazione con la Francia e per la riunificazione del suo Paese.
Oggi sembra scontato avere un rapporto forte tra Francia e Germania ma, anche se si tende a non parlarne, proprio quei rapporti furono, per secoli, la causa di guerre sanguinose.
Il suo progetto politico fu erede, sotto molte analogie storiche, di una vocazione nazionale che guardava al progetto di integrazione sovranazionale come ad un grande processo evolutivo che avrebbe caratterizzato il Continente europeo: questa visione lo ha portato ad un grande impegno per l'Europa unita e l'Euro ne fu certamente uno degli aspetti più significativi insieme al Trattato di Maastricht.
Helmut Kohl fu un uomo molto vicino al mondo del lavoro ed in particolare sostenne le politiche della CDA - l'organizzazione dei lavoratori della CDU - verso una stagione che seppe espandere i valori dell'economia sociale di mercato nelle nuove politiche aziendali: la partecipazione dei lavoratori ai massimi livelli di responsabilità fu perno delle sue scelte politiche.
La notte della caduta del muro di Berlino, mentre l 'euforia coinvolse tutti, Kohl seppe guardare avanti con fermezza e lungimiranza e cominciò a costruire una nuova pagina di storia della Germania: il Cancelliere fugò ogni dubbio residuo sulla storia che il XX secolo aveva imposto al suo Paese dopo il conflitto del '45 e azionò politiche che portarono la Germania a veder cancellate le tutele delle potenze mondiali e vincitrici - superando anche le riserve di Andreotti e della Thacher -.
Kohl lavorò per completare questo percorso con il Trattato di Maastricht e nel 1993 la storia dell'integrazione europea divenne cuore di tutte le politiche continentali.
Kohl ebbe sempre forte il senso dell’ispirazione cristiana nella politica e si impegnò affinché le radici cristiane dell’Europa ne fossero la base.
Dopo il grande lavoro di Adenauer, Kohl fu il democristiano che seppe lavorare per superare i vincoli della storia e riportare la Germania nell'alveo dei più grandi Paesi democratici.
 
Pier Giorgio Sciacqua
 

 




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