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09/09/2015
Si apre la nuova stagione di lavoro per il MCL
a Senigallia con il Seminario di Studi e Formazione “Incontro all'umano”

Con il Seminario di formazione di Senigallia si apre la nuova stagione di lavoro per tutto il MCL che, nel riflettere sull’“Incontro all'umano”, vuole proiettare nel prossimo Convegno della Chiesa Italiana di Firenze un suo contributo che si caratterizza ancora per il suo essere “una testimonianza vissuta insieme”.

Intorno a noi, ormai da troppo tempo, l’uomo vive un forte senso di smarrimento: la crisi non è solo di carattere socio-economico ma, come abbiamo detto più volte, essa è in primo luogo crisi morale, crisi di valori.

Il quotidiano, irto di difficoltà di ogni tipo, è caratterizzato da una visione individualizzata che alimenta la tentazione dell’autosufficienza possibile ed altresì  genera sempre più indifferenza sociale.

In questo contesto la solidarietà e la sussidiarietà - che sono la base per costruire il  vero bene comune - non sembrano appartenere più all'uomo di oggi che, solo talvolta, le usa come alibi perbenista per mettere in apparente pace la propria coscienza. Da qui la coesione sociale è fortemente minata da egoismi e da difficoltà che lo Stato non sembra più capace di governare!

Viene meno il dialogo - troppi sono i monologhi che siamo costretti ad ascoltare -  ed anche il dialogo sociale non è più il perno fondamentale che regola i rapporti nel “mondo del lavoro”, che è sempre più lontano dalle aspettative di tanti, troppi giovani. Cresce la povertà, materiale e spirituale, la fame torna come spettro intorno a noi che siamo sempre più circondati da miserie di ogni tipo… anche se cerchiamo di non vederle...

In questa stagione Papa Francesco, ancora una volta, ci ha chiamati ad un “nuovo stile di vita” personale e comunitario. Con la recente Enciclica “Laudato sì” Lui ci invita a far sviluppare una economia diversa perché troppo spesso quella che conosciamo è “un’economia che uccide” e che crea scarti tra le persone.

Attraverso questa grande Enciclica sociale il Papa ci invita ad un’ecologia integrale e di solidarietà che ha nell’uomo il protagonista di una stagione che attraverso “il suo rinnovamento vuole custodire il creato”.

Il Papa ci chiama ad un sussulto etico e ci richiama al valore delle nostre radici.

Le sfide di oggi - da quella del clima al lavoro, dalla famiglia ai rifugiati, dalle guerre alla povertà - non possono crescere nel contorno di un disinteresse crescente: Papa Francesco ci dice che sul terreno del dialogo si può “costruire una Chiesa in uscita” e ci invita ad un lavoro più forte sul piano culturale.

Ecco allora che il nostro Seminario può costituire la nostra risposta a questo invito e come dice il Pontefice (232): “in seno alla società fiorisce una innumerevole varietà di associazioni che intervengono a favore del bene comune, difendendo l'ambiente naturale e urbano” (...) “questo vuol dire anche coltivare un’identità comune, una storia che si conserva e si trasmette”.

Queste parole sono un vero programma di formazione!

A Firenze la Chiesa italiana darà le sue prime risposte a questo appello cercando di orientare le comunità cristiane a vincere la rassegnazione ed a respingere il tentativo di far crescere le interpretazioni fabbricate altrove: è il tempo di concretizzare nel nostro quotidiano il senso forte dell'esistenza del valore universale dell'umano.

Perciò noi dobbiamo contribuire al recupero di una stagione di responsabilità - tutti abbiamo le nostre responsabilità! - per favorire la politica del bene comune attraverso cose concrete.

In questa prospettiva l'aspetto culturale portante è, come ci dice spesso Mons. Longoni, quello legato al “fare verità” in tutti i sensi, in tutti i campi.

Dopo il “fare verità”, noi dobbiamo lavorare di più per manifestarla ed il nuovo ruolo dei corpi intermedi nella società non può limitarsi ad un semplice approccio formale: dobbiamo educare di più tutta la nostra base a contribuire alla ricomposizione del tessuto sociale educando alla ricrescita. Una ricrescita che come dice ancora il Papa (220): “nasca dal di dentro ed impone una grave responsabilità che deriva dalla fede”.

Piergiorgio Sciacqua
Responsabile nazionale ufficio formazione Mcl

 




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