I giovani protagonisti del presente. È questo il messaggio centrale che viene dall'incontro dei giovani MCL dal titolo "Quali garanzie per i giovani? Youth guarantee: quali opportunità" promosso da MCL e dal Forum delle persone e delle associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro campano e che si è svolto sabato scorso a Napoli. Nella città partenopea si sono dati appuntamento numerosissimi giovani MCL del Sud Italia per confrontarsi sulle opportunità che strumenti come la Youth guarantee possono offrire e per approfondire il percorso che porterà i giovani verso una nuova assemblea nazionale entro il prossimo dicembre.
L'incontro è stato aperto da una lettera che l'Arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, ha voluto mandare per testimoniare la sua vicinanza. Proprio nel suo messaggio, il cardinale ha voluto sottolineare la solidarietà tra le generazioni, come i giovani siano il nerbo e la forza della società e come necessitino di essere guidati, di adulti che li aiutino ad inserirsi e a sviluppare la propria vocazione. Dopo i saluti dei presidenti provinciale e regionale del MCL, dei rappresentanti della CdO e di Confcoperative e dell'accorato discorso della portavoce del Forum, che ha sottolineato il pericolo dell'attacco portato oggi al terzo settore che rappresenta la grande risorsa del Paese nei momenti di crisi, l'assistente ecclesiastico MCL di Napoli ha voluto mettere in evidenza l'importanza della Dottrina sociale della Chiesa e del principio di sussidiarietà. In questo contesto è stato possibile affrontare il tema della Youth guarantee attraverso una prospettiva capace di non ridurre questo importante intervento dell'Unione Europea in favore dei giovani ad uno strumento riguardante solo il lavoro, ma ad inserirlo in un più ampio percorso di sviluppo di tutta la persona umana. La Youth guarantee enfatizza il rapporto tra formazione e lavoro come chiave di volta per superare la drammatica situazione della disoccupazione giovanile. Sono previsti, tra finanziamenti comunitari e cofinanziamenti nazionali, circa un miliardo e mezzo di euro in due anni per garantire, entro quattro mesi dall'uscita del percorso formativo o dall'inizio della disoccupazione, "un'offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato, tirocinio o altra misura di formazione". Questo programma, che coinvolge i giovani che hanno fino a 29 anni di età, ha come scopo principale quello di aggredire il fenomeno dei NEET (i giovani che non lavorano, che non cercano lavoro o che non sono dentro alcun tipo di percorso formativo) che in Europa conta circa 14 milioni di giovani di età compresa fra i 15 e i 29 anni con dei costi per la mancata occupazione che ammontano a 162 milioni ardi di euro.
Questi dati mettono in evidenza che uno dei fenomeni più preoccupanti nei Paesi dell'Unione Europea è il fenomeno dell'esclusione, una esclusione dal lavoro, dalla società, dall'essere parte attiva di una comunità. Proprio per rispondere a questo problema e per contribuire alla creazione di un percorso virtuoso di inclusione, in seno al MCL è nato il servizio di Prontolavoro MCL, che ha come scopo principale quello di accompagnare i giovani nel loro cammino nel mondo del lavoro. Supportati da una continua formazione sul mondo del lavoro le cui regole cambiano piuttosto frequentemente, i giovani volontari aiutano i loro coetanei attraverso l'informazione sul lavoro, l'aiuto nell'accedere alle banche dati o nella compilazione dei curriculum vitae. Non si tratta solamente di erogare un servizio, ma di incontrare delle persone e di accompagnarle partendo da un loro bisogno. I temi dell'incontro sono stati uno stimolo importante per i giovani MCL presenti che hanno raccontato le attività che svolgono nei loro territori, dando testimonianza di una ricchezza che è il primo segno di speranza. Pur nelle difficoltà che possono vivere nella loro terra, non c'è rassegnazione, ma prevale il coraggio dell'impegno per essere punti di riferimento nelle rispettive realtà. Si tratta del desiderio di non essere spettatori di questo tempo, di non rassegnarsi alle difficoltà che si incontrano, ma di accettare la sfida del presente e di essere protagonisti di questa società in un continuo mutamento. Una vitalità che fa emergere quanto importanti siano le risorse che possono essere messe in campo all'interno di un protagonista sociale rilevante come MCL.
Delineando il percorso che li porterà a rinnovare gli organi nazionali entro la fine dell'anno, i giovani, coerentemente con quanto emerso dal congresso nazionale MCL che si è recentemente concluso, hanno voluto mettere al centro il lavoro. Partire dal lavoro, in un momento in cui il lavoro viene percepito come un problema se non come una vera e propria minaccia e in un territorio che è afflitto dalla disoccupazione e dal lavoro nero, significa partire dalla propria vocazione, dallo sviluppo integrale della persona, significa avere a cuore la dignità propria e degli altri, come ricorda costantemente Papa Francesco. L'impegno è quello di andare incontro alle periferie esistenziali per superare le esclusioni e di intraprendere un cammino in cui la persona possa essere pienamente partecipe della vita della comunità. Non si tratta di un impegno astratto, ma di un percorso concreto capace di sfruttare tutte le opportunità offerte, di cui la Youth guarantee non è che un esempio, e di mettere in gioco quanto si vive nei percorsi formativi e associativi all'interno del MCL. Solo così diventa possibile non demandare ad altri la realizzazione delle proprie aspettative, non demandare al futuro la realizzazione delle proprie speranze, ma essere protagonisti del presente.
Giovanni GUT