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28/07/2020
Europa-sovranisti: 2-0
Il modello di gioco dei sovranisti si troverà sempre in off-side

Mai un vertice europeo era durato così a lungo superando i tempi supplementari e i calci di rigore… (anziché 90 minuti sono occorse 90 ore), nonostante la sconfitta degli europeisti era sembrata così vicina. C’è chi attribuisce la vittoria al coach Frau Angela, la leader più autorevole anche se ormai alla fine della sua lunga carriera, che è riuscita a trovare un modulo di gioco fondato sulle ragioni di un forte centro-campo in grado di debellare la presenza della zizzania… (leggi l'avarizia dell'olandese Rutte). Tutto questo le ha consentito così un governo del gioco trascinato da uno scatenato Conte. Hanno perso quindi i sostenitori dell'egoismo nazionale, dove l’ognuno per sé si è sfilacciato nonostante la rabbia di alcuni del Nord Europa, e sui social si è assistito ad un tifare da stadio chiuso!

Perdono i sovranisti, la Lega di Salvini, ma anche i grillini devono tentare una reazione dopo che Di Maio (febbraio 2019) aveva addirittura sposato la causa dei gilet gialli francesi. Un Conte che fosse tornato a mani vuote, o costretto ad accettare aiuti dalla Ue a condizioni capestro, avrebbe altresì provocato la caduta del governo e favorito una vittoria in scioltezza alle prossime elezioni del fronte antieuropeista.

Con l’entusiasmo da tifosi, con sfumature diverse, con freddezza, tutti da Renzi a Berlusconi, passando per Monti, hanno riconosciuto il risultato pieno strappato a Bruxelles.

Il modello di gioco dei sovranisti che seguono Salvini si troverà sempre in off-side: se continuano a opporsi ciecamente, a criticare, a fare le Cassandre che mettono in guardia contro la trappola in cui è caduto l’ex sprovveduto, ma ingenuo, Conte, trovandosi contro gli italiani in crisi, i lavoratori in cassa integrazione, gli esercenti che temono il fallimento a causa del virus, le imprese che rischiano, ecc. Poi il temutissimo Mes, l'unico meccanismo che promette aiuti immediati per far fronte all'emergenza dei prossimi mesi, le cui condizioni sono quelle stesse riforme che gli italiani vogliono da decenni, dalla scuola alla giustizia. Perché rischiare l’espulsione per proteste se ce lo ricorda pure l'Europa? La Merkel ha aiutato Conte non solo in nome degli ideali europei, ma anche perché le conviene: l'ltalia, la Spagna, sono mercati vitali per il Made in Germany, lo ripete senza pudore a casa sua. E perché aveva paura del contagio: una avanzata dei populisti italiani avrebbe dato nuovo vigore ai populisti di casa sua. Oggi sono rimasti gli unici che la criticano. La rabbia della destra in Germania, e in Europa, dall'Olanda alla Svezia, dimostra che a prevalere sono stati gli interessi della gente, dalla Sicilia al Polo Nord. Sovranisti e populisti, due facce quasi identiche, paradossalmente hanno perso perché erano contro il popolo di cui sostengono di difendere gli interessi.

Non bastasse questo si è registrato un fatto imprevisto e cioè il commento del Dalai Lama che ha apprezzato la saggezza e la maturità espressa dall’Europa, a dimostrazione dell’importanza di considerare gli interessi comuni di tutti i suoi membri, ed ha ammirato a pieno titolo lo spirito combattivo dell’Unione.

Gilberto Minghetti




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