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24/04/2020
Verso la 49^ Settimana Sociale dei Cattolici Italiani
Il tema “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”, è sempre più attuale e urgente

Non si è fermato, nonostante l'epidemia di COVID-19, il percorso di avvicinamento del Movimento Cristiano Lavoratori alla prossima Settimana Sociale dei Cattolici Italiani. Il tema scelto per questa 49ª edizione, “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”, è sempre più attuale e urgente.

L’incontro, che si svolgerà nella città simbolo di Taranto il prossimo mese di febbraio, sarà un momento di confronto importante per rilanciare il futuro del Paese con uno sguardo capace di abbracciare sia gli insegnamenti di Papa Francesco e della Laudato sì che la ricchezza della vita e delle opere del laicato.

Per questo, in attesa di capire che piega prenderanno gli eventi futuri, il tradizionale Seminario di studi del Mcl a Senigallia, previsto per il mese di settembre, è stato pensato mettendo al centro il tema della Settimana Sociale e invitando il vescovo di Taranto mons. Filippo Santoro e Sergio Gatti - rispettivamente Presidente e VicePresidente del Comitato Scientifico e Organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani. Anche se in forme che nei prossimi mesi saranno tutte da scoprire, non verranno a mancare né le riflessioni, né le proposte, né la partecipazione alle occasioni di confronto nel costante rapporto con la Conferenza Episcopale e con la Pastorale per i problemi sociali e il lavoro.

Per affrontare i giorni difficili che stiamo vivendo e quelli che ci attendono non bastano dei buoni auspici né un vago ottimismo, ma occorre la forza della speranza, un messaggio concreto capace di generare una società nuova. In queste settimane in cui sono crollate molte delle nostre certezze, in cui è stata messa a nudo la fragilità nostra e del nostro mondo, appare ancora più chiara la verità dell'affermazione: tutto è connesso. Il lavoro, la famiglia, l'ambiente, l'economia, la società, la politica (e si potrebbe andare avanti ancora a lungo) sono ambiti intercorressi, in cui il centro rimane la persona. Se prima della fine di questo febbraio alcuni temi potevano apparire, pur nella loro rilevanza, distanti, oggi ne cogliamo tutta l'urgenza.

Il discorso sull'ecologia integrale non può essere relegato ad una nicchia o, peggio, svilito, ma deve poter esprimere tutta la sua carica innovativa. La centralità della persona, la cura della casa comune, la promozione del lavoro degno per tutti, la tutela della salute e delle tante forme di fragilità, l’importanza delle relazioni, sono aspetti che devono essere posti a fondamenta di un nuovo modello di sviluppo o, meglio, di un nuovo sguardo verso il mondo. Occorre, così, partire dalle tante esperienze positive che esistono e che possono diventare proposta per tutti: in fondo è il segreto della Dottrina sociale della Chiesa che non è né un progetto, né un'ideologia, ma, innanzitutto, la condivisione di esperienze vissute.

Come disse Papa San Paolo VI “il mondo non ha bisogno di maestri, ma di testimoni” ed oggi il mondo non ha bisogno né di guru né di discorsi, ma di esperienze che testimonino la speranza: con questo spirito continuiamo nel percorso preparatorio della Settimana Sociale.

Giovanni Gut
 




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