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17/01/2020
Renzi critica Zingaretti
E sui Cinquestelle chiosa: non esistono piĆ¹

Ormai la proposta di Nicola Zingaretti di sciogliere e rifondare il Partito Democratico è sulla bocca di tutti, si perché egli vuole aprire a nuove forze e movimenti in modo da costruire una nuova forza politica che possa essere competitiva e realmente alternativa alla destra in termini di proposta e orizzonte. Sono tante le aperture alla proposta del governatore della Regione Lazio, ma anche molti i distinguo e le richieste di una apertura sostanziale che vada oltre le dichiarazioni di intento.

Anche Matteo Renzi qualche giorno fa è intervenuto su questa tematica, infatti l’ex Presidente del Consiglio nel corso di una lunga intervista concessa al Corriere della Sera tuona: “ho rispetto per Zingaretti e i suoi: se pensano che la soluzione sia davvero aprire alle Sardine, alla società civile recuperando un rapporto con la Cgil o assorbendo Leu, noi di Italia viva non saremo in difficoltà. Anzi, ci si apre un'autostrada. Spostandosi sulla piattaforma di Corbyn o di Sanders si perde. Noi siamo un`altra cosa: radicalmente riformisti. In bocca al lupo a ciò che verrà dopo il Pd. Italia viva sarà una casa accogliente per tutti i riformisti”. Parole chiare quelle di Matteo Renzi.

Poi sposta la sua attenzione sul dibattito interno al Movimento 5 Stelle, con un giudizio destinato a far discutere: “il Movimento che abbiamo conosciuto non esiste più. È evaporato. Non è un auspicio: è un fatto. I loro leader devono decidere quando e come prenderne atto. Troveranno un modo per sostenere il governo e proseguire la legislatura, ma i Cinque Stelle della piattaforma Rousseau già non esistono più. In Parlamento è un'emorragia quotidiana. Non mi interessa il finale della loro storia: il populista vince le elezioni ma perde la sfida del governo. Perché se costruisci la carriera partendo dai Vaffa contro il potere, quando diventi il potere il gioco ti si ritorce contro”.

Cari amici, sinceramente per una volta, il leader di Italia Viva mi trova in pieno accordo, si perché se si vuole costruire un partito od un movimento “contro” si raccolgono voti facili e subito ma si va incontro ad una morte certa. Stessa cosa che accadrà, a mio modesto parere, per Matteo Salvini.

Quindi Matteo Renzi dà appuntamento a febbraio per la prima assemblea nazionale di Italia Viva: "la nostra è una maratona, non sono i 100 metri: Italia viva sorprenderà anche i pessimisti. Anche perché nel merito la cronaca politica ci sta dando ragione su tutto. A cominciare dal Jobs Act".

Chi vivrà vedrà cantava qualche anno fa Jimmy Fontana, credo che non ci rimanga altro che dargli retta!!

 

Luca Cappelli

 




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