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11/10/2019
Abbattere le barriere si può
Il MCL in piazza per sostenere l’inclusione della diversità umana

Domenica 6 ottobre in occasione della diciassettesima giornata nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche, il MCL è sceso in piazza accanto a Fiaba onlus, organizzazione da sempre impegnata in questo ambito, per testimoniare l’impegno per l’inclusione delle disabilità umane anche nel mondo del lavoro. La necessità di mettere al centro la persona e non la disabilità, che è solo una condizione, è il leitmotiv che da diversi anni ha spinto il nostro Movimento a sostenere la campagna di sensibilizzazione di domenica in Piazza. Eliminare la cultura dello scarto come spesso ci sentiamo anche richiamare da Papa Francesco, significa per il MCL offrire l’opportunità di essere cittadini senza limitazioni.

Ciò non vuol dire negare il fatto che ognuno di noi è diverso o nascondere la presenza di disabilità o menomazioni che devono essere trattate in maniera adeguata, ma vuol dire spostare i focus di analisi e di intervento dalla persona al contesto, per individuarne gli ostacoli e operare per la loro rimozione. Il fine è quindi secondo il nostro Movimento, così come ribadito durante la manifestazione, quello di promuovere condizioni di vita dignitose e un sistema di relazioni soddisfacenti nei riguardi di persone che presentano difficoltà nella propria autonomia personale e sociale, in modo che esse possano sentirsi parte di comunità e di contesti relazionali dove poter agire, scegliere, giocare e vedere riconosciuto il proprio ruolo e la propria identità.

Dopo venti anni, dalla legge del marzo 1999, occorre domandarsi se effettivamente è stato raggiunto l’inserimento lavorativo e sociale delle persone con disabilità. Interrogativo che è stato posto dalle associazioni presenti al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte intervenuto a sorpresa durante la manifestazione davanti a Palazzo Chigi.

Il Presidente Conte nel salutare il mondo del terzo settore ha sottolineato che: "Il tema non è un annuncio ma è una direzione di marcia costante, quindi non dobbiamo verificare su questo l’operato di un governo, di un singolo governo su una singola manovra. Bisogna delineare la strada e aver chiaro un percorso e lavorare per i risultati".

Un percorso che ancora appare in salita perché la mancata attuazione della riforma sul collocamento mirato delle persone disabili fa pensare che la legge del 1999 non ha raggiunto il proprio obiettivo.

Come Movimento restiamo fiduciosi e continueremo a lavorare affinché ad ogni persona possa essere riconosciuto il diritto alla partecipazione attiva nella società in termini lavorativi e sociali, e facendo da interlocutori con la politica e le istituzioni affinché vengano messe a disposizione soluzioni che rimuovano barriere e ostacoli e che favoriscano l’eguaglianza di opportunità e promuovano la non discriminazione.

Maria Pangaro




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