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10/07/2019
Maltrattamenti sui bambini
L'Italia รจ allo sbando

Spinte, schiaffi e strattonamenti oltre a umiliazioni e violenza psicologica. Sono gli aspetti che oramai coinvolgono i nostri bambini in asili nido e scuole materne.

Ormai è diventato quasi normale leggere dai quotidiani che un maestro di 42 anni di una scuola materna viene raggiunto dal divieto di avvicinamento ai bambini e sospeso dal pubblico servizio. Si perché gli agenti della polizia locale hanno accertato come 19 bambini siano stati costretti a subire, durante le lezioni, violenze fisiche e psicologiche. La denuncia è stata fatta dai familiari per presunte percosse e vessazioni cui venivano sottoposti i figli da parte di un insegnante durante le lezioni. I genitori erano stati allarmati dai bambini che lamentavano vari soprusi e manifestavano atteggiamenti anomali in famiglia, oltre alla volontà di non frequentare più la scuola. A seguito della denuncia, sono state installate diverse telecamere all’interno della scuola che hanno permesso di accertare maltrattamenti sia di natura fisica che psicologica: schiaffi, urla, spinte e costrizioni varie, oltre a forme di punizioni umilianti.

E di seguito una maestra (e titolare) di un asilo nido è stata arrestata per maltrattamenti sui minori tra uno e tre anni ospiti della struttura. Anche due collaboratrici della donna sono state denunciate a piede libero per abuso dei mezzi di correzione verso i minori. Le indagini della guardia di finanza sono iniziate quando sono iniziate a circolare voci sempre più insistenti su presunte condotte anomale da parte della titolare dell’asilo. Installate le telecamere, i filmati  sono stati determinanti e hanno documentano le ripetute violenze, di natura fisica e psicologica. 

Quindi a Cernobbio, paese di 7000 abitanti in provincia di Como, i carabinieri hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal gip di Como. L’insegnante, 58enne, è ritenuta responsabile di maltrattamenti commessi in qualità di educatrice in un asilo nido dove avrebbe commesso violenze verso bambini di età compresa tra i 3 e i 18 mesi.

Per arrivare poi, cari lettori, ad una notizia di pochi giorni fa dell’enorme scandalo scoppiato  a Reggio Emilia e relativo ad affidamenti coercitivi e forzati di numerosi minori, tolti alle loro famiglie d’origine senza alcun motivo reale e spesse volte montando mostruosi casi dal nulla pur di procedere con lo strappare dei poveri bimbi anche in tenerissima età ai loro genitori. La cosa ha portato alcuni importanti esponenti politici locali ad essere raggiunti da degli avvisi di garanzia e di 18 arresti. Poi c’è stato anche l’arresto ai domiciliari di Andrea Carletti, sindaco di Bibbiano. Ed ora entra in ballo anche il Pd. Nello specifico del Carletti, quest’ultimo viene indicato dal pm come “un soggetto pienamente consapevole della tenuta estremamente illecita del sistema e che disponeva l’insediamento stabile di tre terapeuti privati appartenenti alla Onlus “Hansel e Gretel” nei locali della struttura pubblica della Cura. In raccordo a Federica Anghinolfi, la quale dava in affido i bambini a coppie composte da donne, come si legge nei carteggi del tribunale.

Io credo che siano davvero allarmanti le cose che stanno accadendo in questi ultimi anni. Infatti se focalizziamo la nostra attenzione nel reggiano vediamo proprio che le cifre destano sospetti, infatti i numeri degli affidi dal 2015 ad oggi è lievitato. Si è passato da zero bambini dati in affido ad altre famiglie, ai 104 dell’anno successivo. E poi si è arrivati ai 110 del 2017 ed ai ben 92 solamente da gennaio a giugno 2018. E capite bene che tutto questo è legato anche ad un giro di denaro di soldi pubblici messi a disposizione per l’assistenza dei minori. E naturalmente finiti nelle tasche di chi gestiva questo giro orrendo. Più affidi significava più soldi. Dal 2015 al 2018 si è saliti da 245mila euro a 342mila. E lo stesso vale per le parcelle degli psicologi. Dai 6mila euro del 2015 si è arrivati ai 27mila del primo semestre 2018. I maltrattamenti, praticamente, quasi tutti inventati nel Reggiano erano superiori di gran lunga rispetto alla media regionale. E pari anzi a quelli che si riscontrano da parte dell’Onu e delle sue agenzie sottoposte preposte a quelli che avvengono in tante zone di guerra del mondo.

Cari amici queste cose mi fanno davvero rabbrividire e mi fanno pensare che davvero non c’è più il rispetto del prossimo ma soprattutto non c’è il rispetto dei bambini. Credo fermamente che la colpa sia anche da attribuire all’allontanamento dalla nostra religione. Allora mi vengono in mente le parole di Matteo nella Bibbia: “Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.  Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me. Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!”

Luca Cappelli

 

 




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