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14/05/2019
Le cooperative spurie
In Italia le 80.000 cooperative attive danno lavoro a oltre 1.300.000 persone

Nel nostro Paese abbiamo un vero e proprio esercito di lavoratori sfruttati nelle false imprese: sono circa 3,5 milioni secondo dati Istat/Censis, 100.000 dei quali nelle false cooperative. I numeri dimostrano come lo sfruttamento del lavoro e la mortificazione della dignità delle persone siano ampiamente diffusi nel sistema impresa Italia e che ci sia molta strada da fare nel controllo e nelle misure di contrasto, ma soprattutto nella cultura e nel rispetto della legalità.

Però cari amici se ci sono false cooperative e false imprese pronte a offrire servizi sottopagando i lavoratori è altrettanto vero che ci sono committenti pronti a far lavorare queste imprese che competono grazie all’illegalità e non alle capacità imprenditoriali. E tutto questo avviene grazie ad uno Stato inesistente. Le cooperative spurie sono una conseguenza della latitanza dello Stato.

Ci sono molti che denunciano e combattono da anni il fenomeno delle false cooperative che danneggiano enormemente nell’immagine e negli aspetti economici, si perché estromettono chi opera nella legalità.

Vedete, le false cooperative determinano una perdita netta, in termini fiscali e previdenziali per le casse dello Stato, di oltre 750 milioni di euro l'anno!

In Italia le 80.000 cooperative attive danno lavoro a oltre 1.300.000 persone. Il resto sono spesso cooperative apri e chiudi che cambiano denominazione e sede legale; ne conosciamo diverse. Nascono di notte negli studi dei professionisti per poi far perdere le loro tracce. I 100.000 lavoratori che operano, all'interno delle cooperative di facchinaggio, logistica, movimentazione merci, servizi sociali, in un limbo non monitorato, senza tutele o con garanzie parziali determinano una perdita netta per le casse dello Stato.

Ma, cari amici, oltre al danno economico, c’è soprattutto quello di immagine e di mortificazione del lavoratore. Se ci pensate bene le oltre 4 mila cooperative che operano legalmente, corrono il rischio di morire di legalità a causa della concorrenza sleale di cooperative e imprese che agiscono nel sommerso eludendo il fisco e quindi diventando concorrenti imbattibili per le strutture che invece agiscono a norma di legge. Ma secondo voi uno Stato civile può permettere questo?

Ci sono moltissimi casi di false cooperative che hanno vita breve e vengono costituite ad hoc per eludere ogni controllo. E sono ancora più numerose le Srl e le Spa che traggono vantaggio competitivo aggirando le regole. È la moneta cattiva che scaccia la buona. Questo tipo di dumping è la peggiore concorrenza sleale che esista sul mercato. Stringere i controlli, colpire con durezza chi sgarra, tutelare i lavoratori sono un obbligo. Una battaglia di legalità, ma soprattutto di civiltà!!!

Io credo che il lavoro è bene che ci sia ma bisogna puntare a creare lavoro di qualità, ovvero ci devono essere dignità e diritti. Il mondo del lavoro è cambiato e bisogna iniziare ad adeguarsi e rinnovare la legislazione per quanto riguarda questo campo. I diritti devono essere però la cosa su cui puntare maggiormente, in questo mondo sempre più globalizzato e liberalizzato. Bisogna sempre di più sostenere i lavoratori più deboli e che non possono difendersi.

E’ straziante vedere come in un Paese dichiarato civile come il nostro si verifichino ancora situazioni del genere. E’ vergognoso come i diritti dei lavoratori oramai siano calpestati e come bisogna arrivare sempre dopo a mettere toppe invece di prevenire fenomeni di questo tipo. Spero che tutto questo abbia fine!!

Luca Cappelli

 

 




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