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15/04/2019
Il rinvio della Brexit
ma fino al 31 ottobre, data del “grande divorzio”, tutto potrebbe accadere

Chissà se ad halloween il 31 ottobre Theresa May riuscirà a mangiare dolcetti ed a tagliare il traguardo della Brexit?

Nei giorni scorsi il governo britannico ha ottenuto - un faticoso! - rinvio della data fissata per il “grande divorzio” ma fino a quel giorno TUTTO  potrà accadere in un Paese dove l’unica cosa certa sembra essere “l’inadeguatezza” della signora May, che guida il governo conservatore di Sua Maestà.

Dopo numerose umiliazioni la May adesso dovrà “partecipare!?” alle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo e dovrebbe pagare anche la sua quota per il bilancio comunitario!

La “confusione parlamentare” oggi è diffusa in tutto il Paese che “probabilmente vorrebbe ingranare la retromarcia ma un certo senso di “orgoglio imperiale” non le permette.

Da molti anni, forse dalla crisi di Suez del 1956, la Gran Bretagna non viveva una stagione così ricca di confusione e di incertezza.

La storica “remainder” Theresa May non riesce a “convincere” il Parlamento per l’approvazione dell’accordo stipulato con Bruxelles e, probabilmente, lei non potrà superare l’esito negativo per i conservatori alle elezioni europee: l’indicazione poi di un Commissario britannico suona come una farsa ulteriore...

La soft Brexit potrebbe tornare hard nella gestione del nuovo leader conservatore ed il possibile - ma difficile - governo Corbyn  potrebbe  non aver vita facile nel “ricostruire” un tessuto sociale deluso. E che già “paga” per lo scarso movimento del PIL che registra una tendenza  verso una crescita modesta.

Corbyn non è mai stato chiaro sulla Brexit e non ha certamente lavorato nella prospettiva del “bene possibile” per il suo Paese.
Ma halloween ci darà i dolcetti? O saranno gli scherzetti della tradizione che porteranno Change UK (cambiare il Regno Unito) a raccogliere consenso tra i delusi e spalancare così la porta ad una “rivoluzione” storica del sistema politico britannico. Oggi Change UK è stimata attorno al 20%.

Elisabetta II, che  con poche ma chiare parole, contribuì a far perdere agli scozzesi il referendum sull’indipendenza, forse avrebbe potuto far uso delle stesse parole “pensateci bene”! Ma ormai questo non conta più...

Resta il monito per tutti gli altri, noi compresi: sarebbe una follia, è una follia continuare ad usare il grimaldello dell’euro per celare le nostre responsabilità ed imboccare una strada pericolosa.

Dobbiamo migliorare questa nostra UE ma insieme dobbiamo “Fare un Europa migliore”!

Lasciamo le illusioni degli imbonitori al lunapark.

Piergiorgio Sciacqua

 




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