PRIMO PIANO
04/04/2019
World Congress of Families XIII
Verona Capitale del Mondo delle Famiglie

Lo scorso weekend nella città Scaligera si è tenuto il XIII Congresso mondiale delle famiglie. La frase del vescovo Zenti in apertura: “La famiglia è essenzialmente madre che genera figli”.

Con questa frase S.E.R. Monsignor Zenti ha aperto il suddetto Congresso che ha visto nella tre giorni esponenti della Chiesa, della politica internazionale e tantissime associazioni tra cui il MCL nella persona del suo Presidente Carlo Costalli.

E’ iniziato venerdì 29/03/2019 mattina, alle 9, il XIII World Congress of Families, il Congresso mondiale delle Famiglie. Nella prima parte della mattina sono stati portati i saluti dalle autorità civili e religiose della città, tra cui il sindaco Federico Sboarina, il presidente della Provincia Manuel Scalzotto e il vescovo di Verona Giuseppe Zenti.

“In comunione con la Chiesa e con Papa Francesco desiderio dire che la famiglia è mirabilmente descritta nella Parola come unione tra un uomo ed una donna. Famiglia è opera d’arte di Dio” ha detto durante il suo discorso Zenti, che poi ha aggiunto: “Ogni figlio ha il diritto di nascere da un papà e una mamma. Perché è di loro che un figlio ha necessità vitale. Un figlio è sempre un grido esistenziale al papà e alla mamma. La famiglia è essenzialmente madre che genera figli. Senza famiglia non c’è futuro per la società” ha ribadito il vescovo.

L’evento è stato aspramente criticato come un pericoloso tentativo di ritorno a un passato non troppo luminoso. Don Luigi Ciotti si è spinto anche oltre, descrivendo tale evento come una “vergogna”, mentre la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che inizialmente aveva garantito il patrocinio, ha fatto marcia indietro per bocca dello stesso Premier, Giuseppe Conte dopo la dura presa di posizione di oltre 200 accademici che avevano definito l’orientamento del congresso “profondamente reazionario”.

Ma c’è anche chi ha difeso la manifestazione senza tanti giri di parole come Giorgia Meloni, la Presidente di Fratelli d’Italia, ed il Vice Premier Matteo Salvini. Giorgia Meloni in occasione del suo intervento dal palco di Verona per il contestatissimo Congresso mondiale delle famiglie, ha scelto di concludere così: "siamo qui per dire che non siamo numeri, difenderemo il valore della persona umana. Difenderemo Dio, patria e famiglia" tra gli applausi dei partecipanti.
Anche Matteo Salvini ha dato il suo contributo, infatti egli dal palco di Verona ha chiarito quali sono le sue priorità: “combatterò fino a che campo una pratica disumana, barbara e tribale come la pratica dell’utero in affitto, della donna bancomat, forno a microonde. Anche la teoria gender è qualcosa che combatterò finché campo, perché il buon Dio ci ha fatto diversi. Per qualcuno no, però”. Quindi il leghista ha citato indirettamente Di Maio. “Dico a qualche distratto amico di governo che qui dentro si prepara il futuro, si guarda avanti e non indietro. Se parlare di mamme, papà e bimbi è da sfigati, allora io sono uno sfigato“. Con il vicepremier sul palco anche i ministri della Scuola e della Famiglia. Equilibrato l’intervento di Marco Bussetti: “La scuola è aperta, inclusiva, plurale e voglio sottolineare che non sono in discussione i processi di emancipazione e i diritti acquisiti”. Ironico e pungente il contributo di Lorenzo Fontana, che gioca in casa: “Ricordo che Di Maio ha parlato di aiuti alle famiglie anche attraverso i coefficienti familiari. Bene Luigi, “mò uagliò”, gli manda a dire in dialetto, “lo devi fare. Ora passa dalle parole ai fatti”.

Io credo cari amici che l’importanza della Famiglia naturale, si di quella fondata su di un uomo ed una donna trascenda anche le religioni, infatti la famiglia è nata prime di esse. L’articolo 29 della Costituzione, definisce la famiglia “società naturale”; essa si è formata da sola fin dal principio nella cultura, come ad esempio la Bibbia, e nella storia, sia pure con qualche variante anche nel Corano, ma sempre fondata sulla relazione uomo-donna, che significa amore; e qual è la sua finalità se non la procreazione.

Oggi di famiglia ormai se ne parla in tutti i modi, tacendo o ridicolizzando l'esperienza elementare di un bene che tanti hanno vissuto nella propria, intesa come rapporto definitivo e fecondo tra un uomo e una donna. Nonostante la massiccia propaganda di una mentalità contraria alla famiglia, vedi cinema, stampa e tantissima tv, il "fare famiglia" resta ancora per molti l'esperienza inestirpabile di un bene grazie a Dio.  Se ci pensate bene si sta creando nella mentalità corrente un'immagine di famiglia come problema, quasi come peso. La si vede prevalentemente alla luce dei limiti che pone, degli insuccessi che a volte fa vivere, delle violenze che, purtroppo, esplodono anche in essa. La famiglia, certo, presenta anche questi problemi, ma è soprattutto altro. Nella società italiana, pur nelle crescenti difficoltà, ciò che “tiene” e dà sicurezza alla persona è una fitta rete di scambi, di prestazioni di cure, di solidarietà che legano i vari membri della famiglia e delle generazioni, anche se ciò raramente viene messo in evidenza con la dovuta consapevolezza. "La famiglia”, come ci ricorda il Patriarca di Venezia Card. Scola: “è un capitale sociale primario, che, se consolidato e incrementato, genera benessere materiale e psicologico per l' intera comunità; se invece indebolito, porta allo sfaldamento del tessuto sociale".

Studi recenti, come citato su Avvenire qualche mese fa, dichiarano che "la coppia uomo-donna uniti in matrimonio stabile e duraturo, religioso o civile che sia, offre vantaggi sociali maggiori, maggiore possibilità di educazione e migliore riuscita negli studi e nel lavoro, minore delinquenza, minor consumo di sigarette, alcol, droghe, miglior equilibrio psichico, maggior produttività lavorativa e minori costi per lo Stato”.

Chiaramente è necessario che le famiglie non siano sole. Un piccolo nucleo familiare può trovare ostacoli difficili da superare se si sente isolato dal resto dei suoi familiari ed amici. La comunità ecclesiale, che riconosce nel matrimonio un sacramento, ha la responsabilità di offrire sostegno, stimolo e alimento spirituale che fortifichi la coesione familiare, soprattutto nelle prove e nei momenti difficili. Per sfidare la mentalità corrente, alla famiglia è di grande aiuto una comunità cristiana che viva in pienezza la propria fede e l'appartenenza a Cristo, dove l'esperienza della famiglia è una bellezza da conquistare ogni giorno.

Anche lo Stato chiaramente deve fare la sua parte, cercando di attuare davvero politiche che si occupino di famiglia e di bambini, perché cari amici la crisi che stiamo vivendo non è né economica né finanziaria è bensì sociale. Infatti l’Occidente rischia il declino se non si incentiverà le famiglie naturali a procreare; solo questo potrà salvarci!

Luca Cappelli




Via Luigi Luzzatti 13/a - 00185 ROMA - Tel +39-06-7005110 - Fax +39-06-77260847 - [email protected]
2012 developed by digitalset digitalSet