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20/02/2019
La Chiesa e le proteste etiche
Ad avviso del Papa, bisognerebbe sciogliere le congregazioni religiose in cui è entrata la corruzione, anche sessuale, e sanzionare ancora più duramente i rei di siffatti accaduti.

Negli ultimi tempi si sente molto parlare di chiesa, purtroppo su un profilo negativo, ossia gli scandali sessuali sulle suore. Sul punto si è pronunciato il Papa, ammettendo che gli abusi subiti dalle suore sono un problema e si deve intervenire al più presto.

Ciò premesso, tale ammissione di Papa Francesco è arrivata durante il volo di ritorno da Abu Dhabi, ove il Pontefice ha celebrato la prima messa pubblica nella penisola araba.

Su questo terribile argomento vi sono state numerose denunce raccontate in vari quotidiani, in particolare,si ricorda quella di Doris Wagner, ex suora tedesca, che attualmente si batte per la parità di genere all’interno della Chiesa.

La donna ha raccontato di essere stata violentata dal sacerdote Hermann Geissler nel 2009, ed a rompere il tabù è stato proprio Bergoglio che ha sottolineato come nonostante si intervenga in tempi immediati ogni volta che succedono tali episodi, ad esempio con la sospensione dei colpevoli, occorre attivarsi con misure ancora più decisive.

Ebbene, ad avviso del Papa, bisognerebbe sciogliere le congregazioni religiose in cui è entrata la corruzione, anche sessuale, e sanzionare ancora più duramente i rei di siffatti accaduti. Bergoglio, inoltre, loda gli interventi del suo predecessore Benedetto XVI , il quale ha avuto il coraggio di procedere fermamente su questi avvenimenti.

Orbene, il Papa ha ribadito come il problema del femminicidio sia la punta di un iceberg,poiché alla base vi è un problema molto più grande, un problema di matrice culturale, il considerare, tutt’oggi, la donna come inferiore, oggetto, non alla pari. Inoltre, questo triste fenomeno è sempre esistito,è importante che se ne inizi a parlare con consapevolezza, che si inizino a scoprire gli altarino,ma allo stesso tempo è necessario agire.

Fortunatamente, la Chiesa da tempo ha iniziato a lavorare ed a prendere le dovute misure, come poc’anzi scritto, attraverso la sospensione di alcuni chierici, oppure lo scioglimento di alcune congregazioni.

Tuttavia, la cosa essenziale è avere la volontà di districare un fenomeno presente da secoli.

Invero, Papa Bergoglio non ha mancato di ricordare come Papa Benedetto ebbe il coraggio di sciogliere una congregazione femminile, perché c’era entrata la schiavitù delle donne, schiavitù persino sessuale da parte dei chierici e del fondatore. Succede, molto spesso che, il fondatore di tali congregazioni, tolga la libertà alle suore.

Ciò posto, vi è un mistero da risolvere che ha confessato Papa Bergoglio, in sede di intervista. Ebbene, più volte Papa Francesco ha lodato Papa Benedetto per il suo coraggio di fare tante cose in questo campo, in particolare Bergoglio ha raccontato un aneddoto: Ratzinger, quando non era ancora diventato Papa, aveva tutte le carte, tutti i documenti su un’organizzazione religiosa che aveva corruzione al suo interno, economica, sessuale, tuttavia, c’erano dei filtri per cui non poteva raggiungere l’obiettivo di smascherare questi affari. Orbene, Papa Ratzinger decise di fare una riunione e di portare con sé tutti i documenti raccolti, ma quando tornò disse al suo segretario che la vittoria dell’”altro partito” non gli aveva permesso di approfondire la questione e di mettere tutta la documentazione in archivio.

Quando Ratzinger divenne papa, la prima cosa che fece è stata quella di riaprire l’archivio e procedere, ed è per tali motivi che Bergoglio ha precisato più volte come l’intervento di papa Ratzinger sia stato decisivo al fine di far uscire ciò che la Chiesa nascondeva da tempo.

Infine, il Papa ha affermato come sia intenzionato a perseguire e continuare ciò che ha iniziato Ratzinger prima di lui. C’è bisogno di tempo, ma soprattutto di volontà per pulire la Chiesa da questi scandali che per troppo tempo sono rimasti all’oscuro di tutti.

Occorre, allora, spendere poche righe su valutazioni che interessano questo terribile fenomeno. Ebbene, si è sollevato il coperchio su quello che qualcuno ha definito "l'ultimo tabù" della Chiesa, quello delle religiose vittime di abusi e violenze sessuali da parte di sacerdoti o di altri religiosi.

Invero, hanno fatto molto scalpore le rivelazioni su un eminente porporato statunitense, l’ex arcivescovo di Washington Theodore McCarrick, dimessosi dal cardinalato per le accuse di abusi sessuali e molestie verso seminaristi sia minori che adulti ed il Vaticano, così come ha documentato un’ampia inchiesta dell’Associated Press, e così come sopra si è riportato, è da tempo a conoscenza anche dell’abuso sessuale di suore da parte di preti e vescovi.

I casi di suore abusate sono emersi in Europa, Africa, Sud America e Asia, ciò non può che far pensare che il problema sia di matrice globale e pervasivo, ciò specialmente dovuto allo status di seconda classe nella Chiesa e alla loro sottomissione agli uomini che lo controllano.

Nonostante ciò, come sopra scritto, alcune suore ora stanno facendo sentire le loro voci attraverso il crescente riconoscimento che persino gli adulti possono essere vittime di abusi sessuali quando c'è uno squilibrio di potere in una relazione.

Le suore stanno cominciando a denunciare pubblicamente anni di inerzia da parte dei dirigenti della Chiesa, finalmente c’è un vero e proprio segno di cambiamento.

Ebbene, prima si è esposto il punto di vista del Papa e della sua volontà di scongiurare queste barbarie, ora occorre soffermarsi sulla forza e l’enorme coraggio che le suore stanno trovando nel parlare e denunciare questi episodi.

Tuttavia, la portata dell’abuso di suore non è chiara, almeno al di fuori del Vaticano, ma si registrano, nel mondo, diversi episodi di denuncia. Infatti, delle suore di una piccola congregazione religiosa in Cile sono uscite allo scoperto sulla tv nazionale con le loro storie di abusi da parte di preti e di altre suore e su come i loro superiori non abbiano fatto nulla per fermare tutto questo.

Vi sono tantissimi esempi che si possono citare.

Una suora in India ha di recente presentato denuncia formale alla polizia accusando un vescovo di stupro, cosa che sarebbe stata impensabile solo un anno fa. I casi in Africa sono emersi periodicamente.

In definitiva, le cose stanno cambiando.

Da una parte abbiamo il Papa che è seriamente intenzionato a prendere misure drastiche in presenza di questi nefasti avvenimenti e perseguire quanto iniziato da Papa Ratzinger; dall’altra parte abbiamo la forza delle suore che, prima di essere tali, sono Donne e meritano giustizia, come ogni donna che viene abusata e privata della sua libertà in ogni forma.

Proprio per questo l'Unione Internazionale delle Superiore Generali (Uisg), con il proprio slogan "contro ogni forma di abuso", che invita le vittime a non restare in silenzio. Infatti qualora la Uisg riceve una denuncia di abuso, sarà presente con l’ascolto e l’accompagnamento della persona  perché abbia il coraggio di denunciare quanto vissuto alle organizzazioni competenti.

Essa si impegna a collaborare con la Chiesa e le autorità civili per aiutare le vittime di ogni forma di abuso a sanare le ferite del passato attraverso un processo di accompagnamento e di richiesta di giustizia e ad investire nella prevenzione dell’abuso attraverso una formazione collaborativa e programmi educativi per bambini, donne e uomini. La finalità è quella di costruire reti di solidarietà per contrastare queste situazioni disumanizzanti e contribuire a una nuova creazione nel mondo.

Suore abusate o donne abusate, c’è differenza? Assolutamente no.

L’unico problema è che quando si tratta di Chiesa risulta più difficile agire, ma il Papa è con loro e fortunatamente qualcosa si sta muovendo. L’importante è iniziare,il resto verrà da sé.

Michele Cutolo

 




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