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23/08/2024
La posta in gioco al simposio di Jackson Hole
Gli occhi dei mercati finanziari mondiali il prossimo venerdì saranno puntati sulla località turistica di Jackson Hole nelle Montagne Rocciose.
Gli occhi dei mercati finanziari mondiali il prossimo venerdì saranno puntati sulla località turistica di Jackson Hole nelle Montagne Rocciose. Nella quale il padrone di casa, il Governatore della Federal Reserve Jerome Powell, pronuncerà un discorso molto atteso in quella che, per oltre quattro decenni, è divenuta la Davos dei Banchieri Centrali. In un discorso carico di significato economico e politico dovrebbe tracciare la tabella di marcia per i tassi di interesse statunitensi nei mesi a venire. I suoi ascoltatori saranno altri Banchieri Centrali, accademici e giornalisti invitati a trascorrere tre giorni nel Jackson Lake Lodge, a più di 2.000 metri di altezza nel parco nazionale del Grand Teton nel Wyoming, a discutere i dettagli più sottili della politica monetaria. Più precisamente su come ‘Rivalutare l’efficacia e la trasmissione della politica monetaria’. C’è da essere certi che Powell peserà attentamente le sue parole, perché Wall Street vivisezionerà il discorso per trovare lumi su cosa farà la Fed nella riunione del FMOC il mese prossimo, ed in seguito. Così come faranno i contendenti nella corsa per la Casa Bianca, Kamala Harris e Donald Trump con le elezioni presidenziali alle porte. I mercati finanziari stanno all’erta ed ogni indicatore sulla salute dell'economia statunitense viene esaminato attentamente. All'inizio di questo mese, le preoccupazioni per una potenziale recessione negli USA ed il rally dei tassi di interesse giapponesi hanno causato una brutale svendita di azioni, prima che i mercati statunitensi rimbalzassero e godessero della loro migliore giornata di contrattazioni in quasi due anni. Tornando ai candidati. La Harris spererà che la Fed non abbia aspettato troppo a tagliare i tassi perché l'economia statunitense si è raffreddata negli ultimi mesi e non vuole arrivare al giorno delle elezioni col paese che flirta con la recessione. Sull’altra sponda qualunque cosa decida la Fed, Trump sosterrà che l'economia ha avuto prestazioni scadenti da quando è in sella Joe Biden. Al pari di Davos, sede dell'incontro annuale del World Economic Forum nelle Alpi svizzere, Jackson Hole si trova in una remota regione montuosa. Nel 1982 fu scelta dalla Federal Reserve Bank di Kansas City come sede del suo simposio annuale di alto livello perché uno dei predecessori di Powell, Paul Volcker, pensasse che fosse un buon posto per assecondare la sua passione per la pesca con la mosca. Da allora, raramente è trascorso un anno senza che il presidente della Fed facesse un'apparizione a Jackson Hole. Nell'agosto 2008, Ben Bernanke tenne un discorso sul tema della riduzione del rischio sistemico. Meno di un mese dopo, il crollo della Lehman Brothers, una banca d’investimento, provocò onde d'urto nel sistema finanziario globale. Ma la Fed memore degli errori compiuti durante la Grande Depressione agì prontamente e fece scuola. Terrà un intervento anche il Governatore della Bank of England ma c’è da essere certi che gli occhi saranno puntati tutti su Powell. Dopo essere rimasto con le mani in mano a luglio, l'Open Market Committee (FOMC) della Fed da lui presieduto ha fatto i conti con dati inaspettatamente negativi sull'occupazione e leggermente più deboli sull'inflazione rispetto alle previsioni. Nel frattempo i mercati finanziari si sono stabilizzati e non si parla più di un taglio di emergenza dei tassi annunciato tra le riunioni programmate della Fed. La scommessa più gettonata tra gli addetti ai lavori è che il Governatore della Fed annuncerà un taglio di un quarto di punto a settembre, con altri a seguire. Anche se una minoranza afferma che la Federal Reserve probabilmente reagirà alle nubi che si addensano sull’economia statunitense allentando la politica monetaria in misura maggiore e più rapida di quanto siano le attese. I più avveduti sostengono che il Governatore Powell non escluda a priori un taglio di 0,5 punti percentuali dei tassi di interesse a settembre, ma che probabilmente nel suo discorso minimizzerà i timori che la Fed sia in ritardo o che l'economia statunitense si stia avvitando verso una recessione. Con la saggezza convenzionale che porta a credere che la Fed dovrebbe tagliare i tassi in ogni riunione che terrà dal mese prossimo fino a giugno 2025, e che il discorso di Powell a Jackson Hole dovrebbe essere l'inizio di un periodo nel quale i Banchieri Centrali in giro per il mondo sicuramente non si annoieranno.
Marco Boleo
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