In un contesto di grande difficoltà economica e sociale, come sviluppare un sistema che sia maggiormente inclusivo ed effettivamente capace di rispondere ai vecchi e nuovi bisogni? E’ possibile creare un sistema di tutele che sia realmente partecipativo? Serve un nuovo Welfare che trovi fondamento in una base sociale allargata, che tenga conto del valore dei corpi intermedi, del terzo settore, attraverso un coinvolgimento nei processi decisionali e attuativi secondo i principi di sussidiarietà, solidarietà ed efficienza.
Il Mcl ritiene di poter raccogliere questa sfida: una sfida che guarda ai cambiamenti in atto, a un modo nuovo di pensare, a un sistema di tutele non ancorato solo alla difesa dei diritti (che vanno sempre garantiti) ma che vuole guardare oltre, che ritiene fondamentale l’elemento della partecipazione.
Di questo ed altro si discuterà a Bari, il 2 e 3 dicembre, nella Conferenza Nazionale dei Servizi sul tema “Un Movimento al servizio. Tutelare le persone e promuovere il bene comune per rinnovarsi in un mondo che cambia”. Una conferenza fortemente voluta dalla presidenza del Movimento i cui servizi rappresentano le radici popolari nella società, un costante punto di riferimento per i cittadini e le loro famiglie laddove un sistema burocratizzato impedisce di offrire loro risposte adeguate.
Si avvierà un percorso di ascolto, di coinvolgimento dei territori, dei dirigenti locali, degli operatori che, con passione e professionalità, rispondono alle istanze e ai bisogni dei cittadini. Ci si soffermerà sulle decine di migliaia di cittadini extracomunitari, in buona parte stabilizzati nel nostro Paese, su tutte quelle categorie di lavoratori fino a ieri ritenuti “al sicuro” all’interno del nostro sistema di tutele; sul popolo delle partite iva, gli artigiani, i lavoratori del commercio, il mondo dell’agricoltura, ampie fasce di lavoratori che necessitano di un percorso di riqualificazione per non rimanere definitivamente esclusi dal sistema. Si andrà a incentivare il dialogo e il confronto con gli enti locali, Regioni e Comuni, cui è affidato un ruolo strategico nella gestione delle politiche sociali.
Il patrimonio di professionalità ed esperienza rappresentato dai servizi storici del Movimento (dal Patronato Sias al Caf Mcl, dall’Efal alla Feder.Agri e all’ALS – l’Associazione Lavoratori Stranieri), agevolerà il percorso di promozione di nuovi servizi, innovativi ed efficaci, in linea con le nuove tecnologie e capaci di offrire risposte alle crescenti esigenze di tutele, consapevoli che l’auspicato sistema di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione non riuscirà, almeno nel medio termine, a colmare l’attuale divario digitale.
E’ una scommessa e una sfida che i dirigenti del Movimento e dei Servizi, insieme a tutti i collaboratori, raccolgono con entusiasmo perché il cambiamento e l’innovazione, anche in tempi più difficili, non hanno mai scoraggiato.

Vincenzo Massara