Tanto è surreale quanto avvenuto che, parafrasando il molleggiato, verrebbe da definire Renzi-De Luca la coppia più clientelare del mondo. Purtroppo, invece, non è assolutamente surreale quello che è successo: è la pura verità. Evidentemente la battaglia per la vittoria del Si è talmente importante per il Presidente del Consiglio da indurlo a spendersi totalmente per essa, a dare il “meglio di se”, in questo modo però mostra a tutti la sua vera natura: altro che rottamatore, Renzi è la versione moderna e toscana dell’ex ministro Gava.
I fatti sono sconcertanti. Il governatore della Regione Campania, una delle più numerose e quindi con più elettori, in una affollata riunione di amministratori locali spiega le “nobili” ragioni per votare Si al prossimo referendum del 4 novembre. Il Governo nazionale, afferma, ci ha riempito di soldi, ci ha dato, e ci darà, tutti i soldi che vogliamo, e se noi non vogliamo che tutto questo crolli dobbiamo impegnarci a morte per la vittoria del SI. Dal video si sente De Luca affermare: " Abbiamo fatto una chiacchierata con Renzi. Gli abbiamo chiesto 270 milioni di euro per Bagnoli e ce li ha dati. Altri 50 e ce li ha dati. Mezzo miliardo per la Terra dei fuochi e ha detto sì: lui era terrorizzato per la reazione della Lega ma alla fine ce l’ha dato, nonostante la Ragioneria e De Vincenti. Abbiamo promesse di finanziamenti per Caserta, Pompei, Ercolano, Paestum. Sono arrivati fiumi di soldi: 2 miliardi e 700 milioni per il Patto per la Campania, altri 308 per Napoli, nonostante qualche squinternato. Ancora 600 milioni per Napoli. Che dobbiamo chiedere di più?".
De Luca esalta poi il sindaco di Agropoli Franco Alfieri. "Prendiamo uno notoriamente clientelare, Franco Alfieri, che lui sa fare la clientela bene, come Cristo comanda, in maniera organizzata, scientifica, razionale. Ah, queste cose belle. (…) Bene, l’impegno che assume formalmente qui davanti a voi Franco Alfieri è di portare a votare 4000 cittadini di Agropoli (la metà degli elettori), in blocco, armati, con le bandiere, entusiasti. Franco, vedi tu come Madonna devi fare, offri una frittura di pesce, le barche, sugli yacht, fai come cazzo vuoi tu, ma tu devi portare 4000 persone a votare, se ne porti di meno, di fronte al popolo, sei condannato".
Il fatto incredibile è che il Presidente del Consiglio dei ministri, non solo non ha condannato queste affermazioni, non solo non ha preso misure disciplinari contro questo improbabile governatore, ma addirittura è stato solertissimo nell’ottemperare ai desiderata di De Luca a fronte del suo impegno nel referendum del quattro dicembre. Molte di queste “contropartite” le troviamo addirittura nell’ultima legge di bilancio. Infatti Renzi ha fatto, tra l’altro, approvare un emendamento del relatore della legge finanziaria (Mauro Guerra, Pd) che prevede la possibilità per i presidenti di Regione di ricoprire l’incarico di commissari della sanità quando si verifica un percorso di rientro dai conti in rosso. Una norma che è stata ribattezzata “pro De Luca” perché in questa situazione in questo momento c’è soprattutto il governatore della Campania Vincenzo De Luca. In pratica, con questo meccanismo, sarà il controllato che nominerà il controllore. Come smentire De Luca, quindi, quando alla fine del discorso afferma: “A me interessa che manteniamo la Campania unita sugli interessi fondamentali - dice De Luca -. In questo momento abbiamo un’interlocuzione privilegiata con il governo. Poi vi piace Renzi non vi piace Renzi a me non me ne fotte un c...o".
La questione ancora più vergognosa è che di tutto ciò la cosiddetta TV di Stato non ha minimamente fatto cenno. In nessuno dei suoi tre canali. Oramai la RAI è diventata l’organo ufficiale neanche del PD addirittura personale di Renzi. Dopo aver silurato tutti coloro che erano a lui contrari Porro, Giannini, Berlinguer, ha praticamente “acquisito” alla Sua persona (e lo si sta vedendo in questa campagna elettorale alla faccia della par condicio) la RAI. E come lo ha fatto? Naturalmente sempre con quei soldi con cui ha convinto De Luca a votare si, cioè i soldi degli italiani. Come? Trasformando il vecchio canone RAI in una nuova tassa, una nuova enorme accise, un altro fiume di soldi degli italiani che ha sommerso la RAI.
Giancarlo Moretti