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04/08/2016
Ministero del lavoro, in aumento i contratti registrati
La scelta della valorizzazione della contrattazione di prossimità può rappresentare una strada, per certi aspetti ineludibile, che il sindacato deve intraprendere per non essere definitivamente rottamato

La Legge di Stabilità per il 2016 ha previsto che, salva espressa rinuncia scritta dei lavoratori, questi sono soggetti ad una aliquota Irpef, comprese le addizionali regionali e comunali, pari al 10 per cento, sebbene solo entro il limite di importo complessivo di 2.000 euro lordi, con riferimento a premi di risultato la cui corresponsione sia, ovviamente, legata ad incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione, misurabili e verificabili. Tale disposizione trova applicazione, solamente nel settore privato, e con riferimento ai lavoratori con redditi non superiori, nell'anno precedente, a 50.000 euro. Se, poi, il sostituto d'imposta tenuto ad applicare l'imposta sostitutiva non è lo stesso che ha rilasciato la certificazione unica dei redditi per l'anno precedente, il lavoratore deve, in ogni caso, attestare per iscritto l'importo del reddito di lavoro dipendente conseguito nel medesimo anno. Tali somme, è utile precisare, devono essere erogati in esecuzione di contratti aziendali e/o territoriali. Con decreto interministeriale sono stati, quindi, stabiliti i criteri di misurazione degli incrementi di produttività, redditività, qualità, efficienza ed innovazione nonchè gli strumenti e le modalità di partecipazione all'organizzazione del lavoro e le regole di monitoraggio. La legge precisa, inoltre, che non concorrono alla determinazione del reddito dei lavoratori dipendenti le somme, i servizi e le prestazioni erogati dal datore di lavoro alla generalità dei dipendenti, o a categorie di questi, per la fruizione, da parte dei loro familiari di servizi di educazione e istruzione anche in età prescolare, compresi i servizi integrativi e di mensa ad essi connessi, nonchè per la frequenza di ludoteche e di centri estivi e invernali e per borse di studio e per la fruizione dei servizi di assistenza ai familiari anziani o non autosufficienti. Alla data del 15 luglio sono stati 13.543, di cui 10.547 del 2015, i contratti registrati presso il Ministero del Lavoro. Di questi 10.574 si propongono di raggiungere obiettivi di produttività, 7.907 di redditività e 6.121 di qualità. I dati, quindi, seppur provvisori, sono sicuramente incoraggianti e rappresentano per tutte le parti un dato su cui riflettere per il futuro. In particolare la scelta della valorizzazione della contrattazione di prossimità può rappresentare una strada, per certi aspetti ineludibile, che il sindacato deve intraprendere per non essere definitivamente rottamato e provare un’autoriforma.

Giancamillo Palmerini




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