Domani sabato 20 e domenica 21, il Movimento Cristiano Lavoratori sarà in 1000 piazze italiane con l’importante impegno di sostenere la raccolta fondi “Dal seme al cibo” per aiutare 10.000 famiglie del Sud del Mondo. I territori per i quali il Movimento ha assunto tale onere sono il Sud Sudan, la Somalia, l’Ecuador e il Marocco. Quattro progetti calati in queste realtà con un unico obiettivo: garantire aiuto alle famiglie procurando loro sementi e gli strumenti necessari ad avviare una agricoltura familiare.

Non a caso questa importante iniziativa di solidarietà si colloca nell’anno internazionale della Family Farming così proclamato dall’ONU.

Ma come il nostro Movimento si è preparato e come interviene?

Il MCL da subito si è posto come obiettivo lo sviluppo di un modello di intervento altamente efficiente per la lotta alla povertà, per il diritto al cibo e per il miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni più svantaggiate. Per questo, abbiamo abbracciato la filosofia dello sviluppo integrato. Grazie al nostro punto di forza come il territorio e il forte radicamento, il MCL ha mobilitato, le sedi regionali, provinciali e i circoli ad organizzarsi per queste due giornate con banchetti in piazze, sui sagrati delle Chiese e nei centri commerciali. Per il MCL è di fondamentale importanza unire la necessità di raccogliere fondi per promuovere questo grande progetto di sviluppo nel Sud del Mondo, ma anche l’esigenza di espandere nell’opinione pubblica interesse e sensibilità verso le problematiche dei Paesi più poveri.
Ogni punto di raccolta fondi è predisposto con banchetti che metteranno a disposizione i semi che sono il simbolo della campagna e che verranno regalati ad ogni singolo donatore di offerta, inoltre brochure e manifesti che raccontano il reale nostro impegno nel Sud del Mondo. In prima linea sono i giovani del Movimento come volontari in queste due giornate a farsi promotori assieme ad altri associati. Inoltre il MCL non si sofferma qui, ma in tantissime realtà provinciali e di circoli, oltre ai banchetti dei giorni 20 e 21, sono state organizzate delle cene di solidarietà e il ricavato verrà interamente devoluto a sostegno della campagna “Dal seme al cibo”.

Questo nostro impegno fatto di grande responsabilità, è realizzato assieme al Cefa di Bologna, la nostra Ong che ha messo a disposizione le proprie professionalità.

Ma entriamo nelle realtà che sono oggetto della nostra raccolta.

In Sud Sudan “Dal seme al cibo”, intende creare un centro di formazione e assistenza agricola nella zona del Cuiebet e la messa a punto di campi coltivabili con ortaggi nella zona di Rumbek e particolare attenzione sarà dedicata al lavoro delle donne.

In Somalia, nel basso Shabelle il supporto sarà rivolto a produttori di mais, fagioli, lenticchie, olio di sesamo e anche alla costruzione di canali di acqua da condurre ai villaggi.

In Ecuador, e in particolare nella provincia di Sucumbio, verrà incrementata la produzione di cacao al fine di commercializzare anche il prodotto finale: il cioccolato.

Infine in Marocco nella regione di Tadla Azilaj, verranno formati 4mila operatori per la produzione dell’olio di oliva, avvalendoci di un oleificio costruito grazie al nostro sostegno in precedenza avviato in questa regione.

Basta davvero poco per aiutare queste famiglie. Come ci ha esortato Papa Francesco nel suo intervento alla seconda Conferenza Internazionale della FAO di novembre in vista di EXPO 2015, “è diritto di tutti ad avere accesso ad un‘alimentazione sicura, sufficiente e nutritiva, impegnando i governi a prevenire la malnutrizione in tutte le sue forme”.

Il principio della destinazione universale dei beni della terra, che trae origine dalla circostanza che Dio ha dato la terra a tutto il genere umano, perché essa sostenti tutti senza esclusione e privilegi. Tale principio è alla radice dell’universale destinazione dei beni della terra e alla base del diritto universale all’uso dei beni. Questo diritto comporta uno sforzo comune teso ad ottenere per ogni persona e per tutti i popoli le condizioni necessarie allo sviluppo integrale, così che tutti possano contribuire alla promozione di un mondo più umano. Il MCL, come movimento ecclesiale di testimonianza evangelica organizzata ed in fedeltà agli orientamenti del Magistero della Chiesa, non poteva esimersi da questo compito.

Maria Pangaro